Duomo
- Codice: 00636
- Regione: Lazio
- Provincia: Rieti
- Comune: Fara in Sabina
- Località/quartiere: Intramoenia
- Localizzazione specifica: Piazza del Duomo
- Tipo: POI architettonico
- Coordinate geografiche: 42.209078º N 12.72919º E
Abstract
Cinquecentesco, era conosciuto come Collegiata di S. Antonino. Il portale rinascimentale è caratteristico per lo stemma comunale che ne ricorda il valore civico. L'interno è a tre navate. Contiene oltre ad alcuni interessanti affreschi e tele di pregio, un tabernacolo rinascimentale della scuola del Vignola, una statua lignea di S. Antonino con volto e mani d'argento e una raffinata croce processionale quattrocentesca.
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Cenni storici sulla Collegiata.
Voce: Elisabetta Giuliani
Duomo. Arazzo.
E' l'unico conservato degli originari arazzi faresi. Questi dovevano essere in numero assai maggiore. Durante le processioni venivano appesi a dei pali e trasportati dai rappresentanti delle confraternite.
Interno. La deposizione.
L'impostazione pittorica dell'affresco con la Deposizione è un unicum per l'intero territorio di Fara in Sabina. I volti, tranne quello di Cristo, sono rappresentati con le lacrime. L'opera fa parte del ciclo pittorico del fondale del Duomo. L'autore è ignoto.
Interno. Altare in alabastro.
Altare in alabastro, erroneamente attribuito in precedenza al Vignola, in quanto sulla parte sinistra, nella parte inferiore della cappella che ospita l'altare, è dipinto lo stemma dei Peretti Montalto, la famiglia che in quel momento storico stava commissionando al Vignola una serie di opere a Roma. Oggi viene attribuito alla scuola dell'illustre artista.
Interno. Santa Fara.
La tela più rappresentativa, anche se non la più importante dal punto di vista della committenza, è l'ovale del coro, che illustra la storia di Fara in Sabina, come in una narrazione. Santa Fara, molto legata alla cultura longobarda, offre a sant'Antonino, patrono di Fara, un modellino del borgo. Questo modellino è una fotografia cinquecentesca di Fara. Comparandola con una fotografia odierna, il borgo originario è perfettamente riconoscibile.
Interno. Crocifisso.
Secentesco, forse di provenienza orientale, la leggenda riporta che sia stato realizzato in pelle umana. Si narra che un condannato a morte per espiare la propria colpa abbia dato disposizione di utilizzare la propria pelle per rivestirlo.
Interno. Altari.
L'evoluzione artistica dell'interno del Duomo va da cicli pittorici tipicamente cinquecenteschi, sostituiti a partire dai primi anni del Seicento da altari barocchi, realizzati in stucco e gesso, che ospitavano al loro interno tele realizzate ad hoc.