APPasseggio

Da Monteverde a Monte del Gallo

• Codice: 0036
• Autore: Appasseggio (Chiara Morabito, Maria Teresa Natale)
• Regione: Lazio
• Provincia: Roma
• Comune: Roma
• Località/quartiere: Aurelio, Monte del Gallo
• Tipologia: Passeggiata a piedi
• Difficoltà: Facile
• Utenza: Tutti
• Copyright/Licenza Riuso: Diritti riservati - Accesso libero
• Durata: 2,5 ore
• Punto di partenza: Largo di Porta San Pancrazio
• Punto di arrivo: Largo di Porta San Pancrazio
• Difficoltà: Facile
• Autore: Appasseggio (Chiara Morabito, Maria Teresa Natale)
• Scarica il roadbook con l'itinerario:
• Coordinate inizio e fine: 41.888500º N 12.461400º E 41.888500º N 12.461400º E
• Lunghezza: 4 km circa

Descrizione

Abbandonata Porta San Pancrazio e, con essa, gli echi dei combattimenti legati alle vicende della Repubblica Romana del 1849, scendiamo lungo la via delle Mura Aurelie (più comunemente nota ai romani come la strada delle "mille curve"), per giungere fino alla Porta Cavalleggeri, così detta dai "cavalli leggeri" della guardia pontificia del papa Pio IV (1559-1565). Ed eccoci giunti alla scoperta dell'"altra faccia" di San Pietro: lasciato alla nostra destra il profilo tondeggiante della cupola di San Pietro cercheremo le guglie appuntite della chiesa ortodossa di Santa Caterina d'Alessandria, collocata all'interno del parco della limitrofa Villa Abamelek (sede dell'ambasciata russa in Italia, realizzata fra fine '600 e inizio '700).
Percorriamo quindi via delle Fornaci, una delle varie strade del quartiere la cui denominazione (insieme a via dell'argilla, via della cava ecc.) conserva ancora oggi il ricordo della produzione di laterizi attiva nell'area e nella limitrofa Valle dell'Inferno, le zone in cui dall'antichità classica al rinascimento, e fino a tutta la prima metà del XX secolo, decine di fornaci fornivano i materiali edili per la Fabbrica di San Pietro.
Uno sguardo alla chiesa di Santa Maria delle Fornaci, quattro passi lungo il sottopassaggio della Stazione ferroviaria di San Pietro, per risalire la via di Monte del Gallo, punteggiata di gradevoli villini degli anno '20, e per scendere infine a via della Cava Aurelia, alla ricerca di un set cinematografico pasoliniano.