APPasseggio

Quartiere Trieste. Liberty, razionalismo, giardini

• Codice: 0028
• Autore: Appasseggio (Chiara Morabito), nell'ambito del progetto PartagePlus
• Regione: Lazio
• Provincia: Roma
• Comune: Roma
• Località/quartiere: Trieste
• Tipologia: Passeggiata a piedi
• Difficoltà: Facile
• Utenza: Tutti
• Copyright/Licenza Riuso: Diritti riservati - Accesso libero
• Durata: 2 ore
• Punto di partenza: Piazza Buenos Aires
• Punto di arrivo: Piazza Mincio
• Difficoltà: Facile
• Autore: Appasseggio (Chiara Morabito), nell'ambito del progetto PartagePlus
• Scarica il roadbook con l'itinerario:
• Coordinate inizio e fine: 41.91819º N 12.5006º E 41.91875º N,12.5025 º E

Descrizione

L'ampio arco di ingresso che da via Dora conduce a Piazza Mincio, il fulcro del quartiere realizzato dall'architetto Gino Coppedè fra 1913 e 1927, noto appunto come "quartiere Coppedè", è il punto di partenza per andare alla riscoperta del quartiere Trieste, fra i più eleganti della capitale. Dopo aver esplorato la ricchezza caleidoscopica degli apparati decorativi dei Villini delle Fate, del Palazzo del Ragno, dei Palazzi degli Ambasciatori e degli altri villini in puro stile liberty eclettico, sparsi fra via Ombrone, via Olona e via Clitunno, scendiamo verso Corso Trieste dove, accanto alle eleganze liberty, incontriamo interessanti esempi del razionalismo romano, ad esempio lo storico liceo classico Giulio Cesare o alcune abitazioni private. Un itinerario attraverso altre strade, silenziose ed eleganti, ci porterà da Corso Trieste fino alla via Nomentana, che alla fine del XIX secolo ha assistito allo sviluppo di un'elegante edilizia residenziale destinata all'alta borghesia e alla nobiltà romane. Un rapido cenno alle vicende storiche di Villa Torlonia sarà d'obbligo ma, senza attraversare la via Nomentana, costeggeremo invece la bella Villa Paganini addentrandoci lungo il Vicolo della Fontana, immergendoci di nuovo nel reticolo di belle strade punteggiate dagli edifici della prima metà del XX secolo, per sbucare poi nei pressi di Villa Albani, fino a tornare, camminando ancora lungo Viale Regina Margherita, a Piazza Mincio, questa volta "agganciata" dalla prospettiva di una traversa laterale.