Emporio tiberino

Emporio tiberino
  • Codice: 00162
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: Roma
  • Località/quartiere: Testaccio
  • Localizzazione specifica: Banchina sottostante Lungotevere Testaccio
  • Tipo: POI archeologico
  • Coordinate geografiche: 41.882300º N 12.474600º E

Abstract

I resti dei muraglioni lungo la sponda del Tevere sono ciò che rimane di questo grande complesso portuale realizzato in età repubblicana e utilizzato come scalo commerciale per più di due secoli. Qui affluivano tutte le merci che giungevano a Roma via mare.

Descrizione

L'Emporio era costituito da una banchina pavimentata, lunga quasi mezzo chilometro, accessibile dal fiume per mezzo di agevoli scale. Secondo le fonti classiche, venne costruito nell'arco di vent'anni. Iniziato nel 193 a.C. dai censori Lucio Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo, venne terminato da Quinto Fulvio Flacco e Aulo Postumio Albino nel 174 a.C.
Il gigantesco complesso, agevolmente collegato con la strada che collegava Roma con Ostia, era stato costruito secondo un progetto unitario in una zona fuori città, non ancora urbanizzata, dove vennero eretti anche numerosi magazzini - gli horrea - alle spalle dell'Emporio, per l'immagazzinamento di grano, derrate alimentari o altri generi di consumo. L'emporio perse parte delle sue originarie funzioni a partire dalla costruzione del porto di Claudio a Ostia nel I secolo d.C., e successivamente, del porto di Traiano nel II secolo d.C. allorquando con lo sviluppo del collegamento tra Roma e la città di Porto, il commercio si spostò gradualmente lungo la riva destra del fiume.
Nel VII secolo d.C. le strutture dell’Emporio ormai abbandonate vennero occupate da un nucleo cimiteriale.

Elenco Risorse Digitali disponibili nell'App

Emporio Tiberino (voce: Massimo Papari)
La Porticus Emilia del plastico di Roma antica del Museo della Civiltà Romana
Anfore e reperti marmorei rinvenuti durante gli scavi dell'emporio nel 1868. Carlo B. Simelli per Parker
Riva della Marmorata e Ripa Grande. Disegno di F. Benoist. Litografia Leon-Jean Baptiste, 1870