Torre dell'Epitaffio

Torre dell'Epitaffio.
  • Codice: 01499
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Latina
  • Comune: Monte San Biagio
  • Località/quartiere: Piana di Fondi
  • Localizzazione specifica: Via Appia, km 109,450
  • Tipo: POI architettonico
  • Coordinate geografiche: 41.330690° N 13.310180° E

Abstract

Oltre il guardrail, poco dopo il Miliario borbonico 65, ecco il "Pataffo": così viene familiarmente chiamata la Torre dell'Epitaffio. Si erge su un imponente sepolcro romano dove secondo la tradizione fu seppellita Tulliola, la figlia di Cicerone. La torre, costruita durante il pontificato di Sisto V (1585-1590) fungeva da confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, come ammoniva l'iscrizione latina inquadrata da quattro erme maschili fatta incidere nel 1568 dal duca d'Alcalà Don Perafan di Ribera, viceré di Napoli sotto il regno di Filippo II.
Sbirciando oltre il cancello tra la torre e l'Epitaffio, è ben visibile la scritta "Stato Pontificio" sull'arco sotto cui passava la strada.

Descrizione

Testo dell'iscrizione latina:

I viaggiatori diretti a sud avrebbero letto in latino: "Regnante
Filippo II il Cattolico / il duca Perafan di Alcalà viceré / Ospite qui
sono i confini del regno di Napoli/ se vieni da amico troverai le cose
tranquille / e i cattivi costumi eliminati dalle buone leggi/1563”.

Da questa torre iniziava una breve zona di rispetto tra i due Stati, giacché il vero confine del Regno delle Due Sicilie, presidiato da guardie napoletane, era a Portella.

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Ingresso al complesso.

Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Chiave di volta con iscrizione.

Foto: Archivio Associazione culturale GoTellGo

Citazione letteraria: Johann Heinrich von Pflaumern

Legge: Vanna Locatelli

Johann Heinrich von Pflaumern, Mercurius Italicus...Lugduni 1628

"L'iscrizione che dà il saluto al viaggiatore ti fa capire che stai entrando in un nuovo Stato dove troverai gente e costumi assai diversi. Apri bene gli occhi: nessuna precauzione è superflua. Procura di essere in regola con la legge, specie per quanto riguarda il tuo bagaglio e le tue armi; se la spada è un po' più lunga o più larga del prescritto, subirai la rottura della lama e infinite noie. Denaro portane il meno possibile, perché ti lasceranno entrare con qualunque somma, ma all'uscita non potrai riportar via moneta: sarai obbligato a fare acquisti inutili o a procurarti 'lettere di cambio' rimettendoci enormemente. Troverai il popolo minuto astutissimo e senza scrupoli: non parlare, non scoprirti, non ostentare ricchezze, non credere alle adulazioni o ci rimetterai le penne".

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