Necropoli di Grotta Gramiccia

Ritrovamenti dalla necropoli.
  • Codice: 01444
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: Roma
  • Località/quartiere: Isola Farnese/Veio
  • Tipo: POI archeologico
  • Coordinate geografiche: 42.033949°N 12.385466°E

Abstract

Nella parte settentrionale del Pianoro, ove si stanzierà la città storica già a partire dal X sec. a.C., si estende la necropoli di Grotta Gramiccia, uno dei sepolcreti più antichi risalente probabilmente al IX sec. a.C.

Descrizione

Nella parte settentrionale del Pianoro, ove si stanzierà la città storica già a partire dal X sec. a.C., si estende la necropoli di Grotta Gramiccia, uno dei sepolcreti più antichi risalente probabilmente al IX sec. a.C. Accanto al rito dell'incinerazione, nell'VIII sec. prende sempre più piede il rito inumatorio caratterizzato dalla presenza di fosse, spesso con loculo, dove viene sistemato un corredo più o meno ricco. E' a partire da questo secolo che, in virtù di un aumento generalizzato della ricchezza nella comunità, si assiste ad un processo di diversificazione sia nella struttura delle tombe sia nel corredo, mentre prima si riconoscevano solo le deposizioni maschili da quelle femminili. Il più antico corredo funebre è quello della tomba di un guerriero, definita con il numero 575, caratterizzato da oggetti in miniatura ma che hanno un forte valore simbolico, come, ad esempio, il tavolino tripode, che allude al banchetto funebre, e la spada riferita al mondo latino. I vari oggetti ritrovati sono esposti nel Museo Etrusco di Villa Giulia e comprendono oltre a punte in bronzo, anche tazze, anforette e ciotole rappresentativi dello status del defunto. L'unica tomba della necropoli aperta al pubblico è quella dei Leoni Ruggenti, che prende il suo nome dai dipinti ritrovati al suo interno.

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