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Stadio dei Marmi

• Codice: 00998
• Regione: Lazio
• Provincia: Roma
• Comune: Roma
• Località/quartiere: Foro Italico
• Localizzazione specifica: Viale dello Stadio dei Marmi
• Tipo: POI architettonico
• Coordinate geografiche: 41.934322º N 12.457412º E

Abstract

Lo "Stadio delle Statue", subito ribattezzato "Stadio dei marmi" fu progettato da Enrico Del Debbio quale logica continuazione della prospiciente Accademia fascista di Educazione fisica: l'Accademia era il luogo dello studio teorico e lo Stadio quello dell'applicazione pratica di quanto appena appreso. Lo Stadio è completamente interrato: tutta l'area del Foro, infatti, fu innalzata gettando almeno due milioni di metri cubi di materiali (fra terra e detriti) risultanti dagli sventramenti operati all'epoca nel centro città. La quota artificiale supera di cinque metri il livello naturale del terreno. Nel 2014 è stato intitolato a Pietro Mennea.

Descrizione

Lo Stadio si estende per 14.000 mq con due lati rettilinei e paralleli raccordati con un tratto semicircolare da tutte e due le parti. I 10 ordini di gradinate in marmo di Carrara (il gradino più alto corrisponde al livello stradale per via dell'innalzamento cui si accenna sopra) accolgono fino a 5.000 spettatori, sebbene inizialmente lo Stadio non fosse stato concepito per ospitare pubbliche manifestazioni agonistiche, ma solo come spazio destinato agli allenamenti.
Lungo il perimetro stanno 60 statue, dono di altrettante province italiane; esse presentano atleti impegnati in diverse attività ginniche e sportive, e sono opera, fra gli altri, degli scultori Aroldo Bellini, Tommaso Bertolino, Aldo Buttini, Silvio Canevari e Carlo De Veroli, selezionati attraverso un concorso pubblico bandito nel 1928. Ogni statua è alta 4 metri. Sul lato sinistro dello stadio si trova un podio, con alla base due lottatori in bronzo.
Angelo Canevari realizza invece il grande mosaico (150 mq) posto all'ingresso del campo, con la rappresentazione di otto figure di atletica leggera.
Un corridoio sotterraneo (realizzato in occasione della XVII Olimpiade, 1960) collega lo Stadio dei Marmi allo Stadio Olimpico, e conduce a locali per spogliatoi e altri servizi.