Oreste Dequel: Figura distesa, 1972

Oreste Dequel: Figura distesa, 1972
  • Codice: 01205
  • Regione: Lazio
  • Provincia: Roma
  • Comune: Roma
  • Località/quartiere: Castro Pretorio
  • Localizzazione specifica: BNCR, Giardino degli agrumi (Sala musica/arte)
  • Tipo: POI museale
  • Coordinate geografiche: 41.905626° N 12.507706° E

Abstract

Oreste Dequel, Smarje (Capodistria) 1923 - Roma 1985
Peperino, cm. 145 x 325 x 125

Istriano, giovanissimo profugo in Jugoslavia per fuggire il fascismo e poi, insofferente al totalitarismo, di nuovo in Italia nel 1956, Oreste Dequel ha una carriera di respiro internazionale. Studia all'Accademia di Lubiana e riceve le prime commissioni nell'ambito del realismo socialista; in Italia scopre la grandezza di Marino Marini, la sua «formidabile condensazione plastica» ; nel 1959 sceglie di risiedere a Roma, ma espone e insegna a più riprese negli Stati Uniti, e si reca espressamente in Messico per studiare l'arte precolombiana. In accordo con la poetica di Marini, Dequel non prescinde dal dato figurativo ma mira ad interpretarlo, e lo trasfigura inglobandolo in volumetrie d'impianto monumentale (nel grande come nel piccolo formato) dove la materia, soprattutto la pietra, svolge un ruolo da protagonista.

Descrizione

La 'Figura' della Biblioteca nazionale segue di pochi anni una grande scultura, ugualmente in peperino, per il centro turistico di Assisi, Folla, e come in quest'ultima Dequel sembra comprimere il volume tra due piani paralleli, invitando alla fruizione frontale e movimentando la superficie con un disegno di profilature in bassorilievo. "La 'Statua' della Biblioteca di Roma vuole apparire come una trasfigurazione antropomorfa della materia; nella ricerca con il contatto dell'aria, la pietra crea l'idea del 'Vivente'" (Perfetti).

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